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Riunione condominiale e Totani (e Totani per Condomini).

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<<Signori qui riuniti, 16 su 60 famiglie – ma i grandi, gli irriducibili siamo noi (siamo noi, siamo noi! cori da stadio vari) – possiamo finalmente affrontare il problema più importante?!>> Penso a varie cose: non avere il posto per le bici in un cortile di 1000 mq, gli scarafaggi che se torni tardi la sera, nel suddetto giardino, ti sgridano, il fatto di abitare (e pagare le spese) in un palazzo ”signorile” dove però c’è tanfo di pattume per le scale, le spese troppo alte?  Olè, ne va bene una di queste a caso. <<Signori irriducibili, vogliamo finalmente parlare del CITOFONO!?>> Boati e applausi ammirati. E io penso: e perchè del citofono? E’ l’unica cosa che funzioni qui e che io non debba pagare. Non crea problemi, suona quando deve, ha tutti i nomi e cognomi scritti uguali a chiare lettere… perchè il povero citofono? << Signori, è sotto i nostri occhi… il citofono non si può guardare!>>. Ma perchè? Perchè, mi chiedo? <<Il citofono, miei cari, va cambiato e subito, perchè credo che tutti noi teniamo al decoro di questo stabile. Che è un bel palazzo nel cuore di Milano>> Assensi, grida di entusiamo. << Il citofono va sostituito con un modello ”decò” in ottone, costi quello che costi>>. No, un attimo. Ma il citofono di adesso poveraccio? Mai percepito il materiale di cui fosse fatto, ma giuro che io, per comprare il citofono firmato, non ci metto una lira, euro o penny. Che se non fosse per l’impavida ‘cotoletta siamese a forma di gatto’, avrei scarafoni per familii, come le streghe i pipistrelli, proprio in questo decoroso palazzo col citofono di plastica.

Ma tiè!!!

TOTANI RIPIENI (ultima perla estiva, prima dell’inverno)

6 totani

130 gr di pangrattato

30 gr di parmigiano

700 gr di pomodori perini freschi o pelati

1 bicchiere di vino bianco di buona qualità

olio, aglio, sale e pepe e basilico

Tritare a crudo i tentacoli ei totani. Porli in una terrina e aggiungere il pan grattato, il parmigiano, poco olio, prezzemolo, aglio, sale e pepe
Impastare il tutto e con il composto farcire i calamari, che si saranno puliti con cura e privati dell’occhio pieno di inchiostro (senza romperlo!). Non bisogno esagerare con il ripieno (a una mia amica sono esplosi in forno!) e cucirli sul fondo con classici ago e filo (o con uno stuzzicadenti, ma non sarà la stessa cosa :)
Preparare una passata di pomodoro, possibilmente con perini freschi , fatti scottare, e dopo spellati e sminuzzati.  In un tegame far soffriggere i calamari ripieni con 4-5 cucchiai d’olio  e uno o  due spicchi d’aglio schiacciati. Far rosolare delicatamente, sfumare con vino bianco, quindi aggiungere la passata arricchita con il basilico, aggiustare di sale e unire peperoncino se piace. Far cuocere  finchè i calmari non siano morbidi alla forchetta. Circa 3/4 d’ora. Vanno serviti tiepidi interi. Io li ho proposti interi, ma si possono anche far raffreddare, per poi affettarli e servrili a dischi sul letto di passata.

Ps. Ricetta della mia mamma, Ivana.


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